Diffida e Messa in Mora
Purtroppo il consumismo ci porta a consumare e non solo i beni che comperiamo ma anche il fegato che inevitabilmente si spappola sotto la pressione dei problemi derivati dai furbetti che cercano di fregarci.
Oggi cari bambini impareremo che esistono due mezzi moooolto carini per difendere il nostro fegato.
LA DIFFIDA
a cura di Domenico Murrone (da ADUC.it)
La raccomandata A/R di diffida serve ad avvertire un soggetto che, se mettesse in pratica o continuasse a praticare determinate azioni, illegittime o indesiderate, ci si rivolgera’ all’autorita’ competente.
Esempi pratici:
– continuano ad arrivare solleciti di pagamento quando avete gia’ provveduto o a cui non siete tenuti;
– vi vogliono attivare un servizio telefonico non richiesto;
– vi tempestano di telefonate per vendervi prodotti/servizi.
La diffida si differenzia dalla MESSA IN MORA per alcuni elementi, rimanendo immutata la valenza come azione propedeutica all’azione legale davanti al giudice di pace, Tribunale o Corecom (per i servizi delle telecomunicazioni).
Semplificando possiamo dire che le differenze importanti sono due.
In sostanza la messa in mora dice: “Se non fai questa cosa entro X giorni vado da un giudice”
La diffida dice: “Se fai questa cosa vado da un giudice”.
Quindi, la prima e’ un’intimazione a fare entro un certo tempo, la seconda un’intimazione a non fare.
La diffida si struttura idealmente in tre parti.
– Descrizione dell’accaduto.
– Intimazione a non fare: non disturbare, non inviatemi illegittime richieste, non attivatemi nessun servizio non richiesto, ecc.
– Avvertimento che in difetto si adira’ le vie legali con beneplacito di spese e danni.
LA MESSA IN MORA
sempre a cura di Domenico Murrone (da ADUC.it)
Il problema
– Sono 15 giorni che ho il telefono staccato, al 187 mi dicono che stanno provvedendo, ma rinviano sempre a domani, ho fatto anche due fax, ma niente.
– Ho consegnato il computer al centro assistenza da due mesi: telefono e mi rinviano di settimana in settimana, ho inviato anche due e-mail.
– Nell’incidente ho ragione al 100%, ma l’assicurazione ancora non mi rimborsa, l’agente dice che dipende dalla sede centrale, alla sede centrale dicono che dipende dalla mia assicurazione …
– Ho comprato il divano due mesi fa, dovevano consegnarlo dopo 15 giorni, ma ancora niente, telefono e mi arrabbio.
– Sono mesi che attendo il risarcimento danni dalla lavanderia che mi ha danneggiato il cappotto, una volta mi dice che deve chiedere alla sua assicurazione, un’altra che e’ colpa del produttore, io intanto non ho piu’ il cappotto.
La soluzione
Sono le tipiche situazioni che generano impotenza nei consumatori. È successo a tutti, nonostante si seguano le istruzioni della controparte: telefoni domani, invii un fax, ecc.
In questi casi e’ meglio tagliare immediatamente la testa al toro, mettendo in mora la controparte. La messa in mora e’ una procedura per intimare UFFICIALMENTE alla controparte (che non rispetta il contratto) un determinato adempimento. E’ importante ricordare che la controparte e’ il soggetto col quale si e’ concluso il contratto, quindi occorre non farsi rimandare ad altri soggetti.
Come prevede l’articolo 1219 del Codice civile, LA MESSA IN MORA NECESSITA DI FORMA SCRITTA LEGALE.
FAX, SEMPLICI E-MAIL E TELEFONATE NON SERVONO. GIURIDICAMENTE RICONOSCIUTE SONO:
LA RACCOMANDATA A/R e, quando sara’ operativa, LA CORRISPONDENZA INFORMATICA CON VALORE LEGALE, la cosiddetta FIRMA ELETTRONICA.
Come scrivere una raccomandata A/R di messa in mora
La lettera deve essere incisiva e sintetica. Possiamo dire che si compone di 4 parti:
1. DESCRIZIONE DEI FATTI che danno il diritto a una certa prestazione. E’ utile evidenziare le discrepanze tra gli obblighi contrattuali e quello che in realta’ e’ accaduto.
2. RICHIESTE PUNTUALI: consegna del bene, risoluzione del problema, quantificazione del risarcimento danni richiesto, ecc.
3. FISSAZIONE DI UN TERMINE: di solito si concedono 15 giorni dal momento in cui la controparte riceve la raccomandata, ma per casi urgenti il tempo concesso puo’ essere anche di 24/48 ore.
4. MINACCIA DI ADIRE LE VIE LEGALI, CON BENEPLACITO DI SPESE E DANNI: nel caso la controparte non provvedesse a quanto richiesto.
Per rendere la missiva piu’ efficace, dando notizia alla controparte che si sta informando dei fatti anche un’associazione dei consumatori, consigliamo di inserire sotto all’indirizzo del destinatario la formula:
p.c. Aduc, Associazione Diritti Utenti Consumatori, Via Cavour 68 – 50129 Firenze
inviandoci una copia della lettera per e-mail o posta ordinaria.(*)
…e se non adempiono?
Trascorso il tempo concesso, grazie alla messa in mora, il consumatore e’ autorizzato a rivolgersi all’autorita’ competente, che varia a secondo dei casi o degli importi:
– GIUDICE DI PACE, fino a 2.582,28 euro in contenzioso, o senza limiti in conciliazione
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40691
– TRIBUNALE CIVILE, per importi superiori
– COMMISSIONE CAMERALE DI CONCILIAZIONE, presso le camere di commercio, per un tentativo di conciliazione nell’ambito di un rapporto contrattuale-commerciale
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40708
– CORECOM, per un tentativo di conciliazione obbligatorio per legge, in caso di controversie tra utenti e operatori telefonici
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=106436
Schemi di messa in mora specifici
Viaggi, richiesta rimborso danni
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=40182
Telecom Italia: rimborso telefonate 70x-899
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=61136
ALTRI UTILI RIFERIMENTI
Come imbastire una pratica legale
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40717
(*) Ribadiamo che non importa che inviate all’Aduc la copia conoscenza per raccomandata, e’ sufficiente spedire la lettera per posta ordinaria. Molto gradito, invece, sarebbe un contributo -in francobolli o in carta moneta- inserito in busta.
2 risposte su “Diffida e Messa in Mora”
Grazie caro
Complimenti. Davvero un post utile. Diffonder