Ho letto un interessantissimo articolo di Michael Zhang su PP ovvero Peta Pixel che affrontava il problema della conservazione delle fotografie digitali e non. Ne prendo volentieri spunto per fare anche io alcune considerazioni a riguardo. Il mio post sarà, come vedrete, una traduzione/addattamento/spunto dove inserirò ogni tanto qualche considerazione. Ecco perché vi consiglio comunque di andare anche a leggere l’originale.
Per farla breve Michael, ma anche io sono daccordo, racconta di come molta gente pensi che la conservazione delle foto in digitale sia più sicuro e durevole in termini di durata della pellicola. Anzi, pensano che un file una volta scritto starà li per sempre. In realtà è vero tutto il contrario. Una volta sviluppato un rullino, il degrado fisico della pellicola sarà (se ben conservata) nullo in confronto a quello dei file digitali che vanno inevitabilmente incontro al (termine tecnico) bit rot:
Questo degrado non riguarda soltanto i Floppy disk e/o i nastri magnetici ma come vedremo vale anche per i CD ed i DVD. In questo ultimo caso si fare qualche cosa in più conservando i dischi in un luogo buio, fresco e senza umidità. Un altro consiglio che vi dò io è quello di comperare sempre supporti di qualità, io utilizzo i Verbatim AZO ma credo che Kodak e TDK (per sentito dire, non ho dati scientifici) vadano bene. Michael racconta ancora di come egli effettui due copie di backup delle foto, una su un hard disk esterno e una su un DVD-R. Questa, come lui stesso ammette, non è certo la soluzione migliore ne tanto meno quella definitiva, tant’è che lui stesso è costretto ad effettuare periodicamente controlli sui supporti di backup e per sicurezza, periodicamente, effettuarne ulteriori copie. Ovviamente non aspettate che il supporto inizi a rovinarsi.
Per farla breve, quali sono le precauzioni da prendere per effettuare un backup sicuro dei nostri lavori digitali?
Quali sono i metodi possibili per l’archiviazione delle nostre foto?
Dischi ottici
I costruttori sostengono che l’attuale qualità dei loro supporti fà si che i CD-R e DVD-R possano durare fra i 50 e 100 anni, ma questo presuppone di aver acquistato i dischi più costosi sul mercato e di averli utilizzati in condizioni favorevolissime. In realtà la maggior parte degli esperti, dice Michael, ritengono che la durata dei CD-R si aggiri intorno ai 6 anni mentre i DVD-R arrivino al massimo 15. La verità, sempre secondo Michael, è che la maggior parte dei nostri dischi non durerà cosi tanto perchè molti di noi sono molto più attenti ed informati circa il costo dei supporti che non sulla loro qualità/”aspettativa di vita”. Questo ci/vi porta ad acquistare dei supporti non sempre al top, anzi. Aggiungiamo poi una cattiva conservazione ed il guaio è fatto. Un’altra cosa a cui nessuno o quasi bada è quella di utilizzare la più bassa velocità di masterizzazione possibile. Ma ecco alcuni consigli:
- Qualità: acquistate soltanto dischi di altissima qualità se possibile
- Masterizzazione: masterizzate i dischi alla velocità più bassa disponibile
- Conservazione: Conservare i dischi in custodie di plastica, meglio se dura e riponeteli in un luogo buio con temperatura costante ed al riparo dalla luce diretta e fonti di calore
- Utilizzo: Assicuratevi sempre di aver cura dei vostri dischi. Evitare di toccarne il fondo e nel caso pulitelo. Se il disco ha un brutto graffio potrebbe non essere più leggibile, verificatelo e comunque fatene un’altra copia.
- Etichettatura: Non etichettate i dischi con etichette adesive o marcatori permanenti, ci sono dei pennarelli appositi che non contengono sostanze che possono rovinare il disco. Il vi suggerisco di non scivere nulla sul supporto ma soltanto sulla custodia anche se sarete costretti, cosi facendo, a stare molto attenti a non michiare i DVD.
- Mantenimento: Se siete paranoici sul serio, potreste valutare l’ipotesi di effettuare nuove copie di tutti i vostri supporti periodicamente, per questo i consiglio di scrivere sulla custodia la data di masterizzazione e quella della presunta “scadenza”.
Io, Adolfo, non vi consiglio di utilizzare questo tipo di supporto per le cose davvero importanti. Almeno non solo questo.
Hard Disk
Diciamocelo, anche gli hard disk non sono eterni come ci piacerebbe fossero. Molti produttori offrono garanzie di “soli” 3/5 anni.
Una considerazione che voglio fare è di tener presente che la durata di unità che restano sempre accesi è maggiore di quelli che vengono accesi e spenti più volte al giorno. Le rotture dei dischi avvengono quasi sempre in fase di accensione.
Un modo “semplice” per stare tranquilli, come per i CD DVD, è quello di memorizzare gli stessi dati su hard disk diversi. Questo perché è altamente improbabile che si rompano contemporaneamente ( senza tener conto della legge di Murphy ).
Questo “semplice” concetto è alla base dei sistemi RAID, una tecnologia sviluppata per garantire maggiore sicureza ai dati aziendali e poi “calata” come il suo prezzo fra i comuni mortali.
Ci sono vari livelli di RAID, ma la strategia della doppia copia (RAID 1) è quella che probabilmente conoscete.
In pratica, faccio il mio caso, comperate un aggeggio (LinkSys NAS200, ci ficcate dentro 2 dischi da 500Gbyte (totale 1 Tbyte) lo “installate” ed ottenete all’apparenza “soltanto” 500 Gbyte. Come mai? Ne vedete la metà perché ogni volta che scriverete o cancellerete un file sull’aggeggio si occuperà lui di farne una replica sull’altro hard disk. Se ne guasta uno? nessun problema, ci infili un’altro disco uguale e lui fà immediatamente una replica dei dati su esso.
Oggi come oggi poi è possibile acquistare anche pc desktop dotati di controller RAID.
Alcuni consigli disco rigido:
- Acquisto: Risparmiare prendendo dischi grandi a buon mercato non è sempre una buona idea. Cercate su internet e nei forum quali sono i dischi più validi e di cui si parla meglio.
- Manipolazione: movimenti bruschi o urti possono significare la fine dei vostri dati, soprattutto se questo accade durante la fasi di avvio del disco. Fate sempre attenzione, io ho scelto una unità di rete, più lenta, per non doverla spostare mai.
- Mantutenzione: Come per i CD DVD anche i dishi rigidi con il tempo si romperanno. Se non avete i suddetti sistemi RAID che hanno la possibilità di avvisarvi anche via email, usano un sistema di diagnostica chiamato SMART (da cui deriva sto a smarti ^_^ ) dovrete effettuare un controllo periodico dei dischi ed in caso di necessità sostituirli. Esistono molti programmi anche gratuiti che vi possono aiutare, cercate su internet.
Stampe
Diciamo la verità, se vogliamo essere sicuri che i nostri nipoti vedano le foto che abbiamo fatto, l’unico modo è quello di stamparle! Tenete presente che anche in questo caso ci sono delle grandi differenze. Se ve la stampate a casetta con la carta da pacchi e le cartucce da 1,40 euro mi sa che non arriveranno molto lontano. Dopo un’anno (ho fatto delle prove) diventano sempre più rosse fino a sparire del tutto! Anche qui, affidatevi ad un buon laboratorio che usi carta e macchinari di alta qualità, magari le vostre foto dureranno tutta una vita.
Alcuni suggerimenti:
- Carta e inchiostro: Sia l’uno che l’altro sono importantissimi per una stampa che sia bella e sopratutto che diri nel tempo. Fate anche stavolta una ricerca cosi da fare una scelta oculata. Anche io mi incazzo quando le cartucce originali mi costavo 4 volte quelle commerciali (per la carta vale lo stesso), ma alla fine ho sperimentato che quelle fatte a risparmio di foto sono da buttare dopo qualche tempo!
- Come conservare le stampe: Come e sopratutto dove conserverete le vostre stampe è fondamentale per la durata delle stesse. Il classico album con i contenitori in plastica vanno anche bene ma mi raccomando aspettate che le stampe si siano asciugate per bene, qualche ora 8-9 va bene! Anche un’album tipo matrimonio è perfetto e quando le sfogliate niente dita sopra!
- Dove conservarle: indovinate? dovete conservare le fotografie in un luogo fresco, asciutto e magari buio. Calore, umidità ed anche la luce possono causare effetti disastrosi sulle stampe. Ah, se le appendete da qualche parte, mi raccomando evitate che siano esposte alla luce solare diretta. Fate un’esperimento. Stampate due copie della stessa foto, conservatene una ben benino mentre la’ltra mettetela per una settimana esposta al sole diretto. Poi fate un confronto.
- Maneggio: Evitare di toccare la superficie delle stampe, poiché le dita, ovviamente, non sono chimicamente inerti e se proprio dovete lavatevi zozzi ^__^
Online
Visto che il cloud computing sta diventando un affare piuttosto grosso, non sarebbe da sottovalutare la soluzione di acquistare un’hard disk online dove scaricare i propri dati. Un esempio è quello di AmazonS3. La questione è, dovresti fidarti di loro? In teoria essendo un servizio professionale con sistemisti pronti ad intervenire e con backup periodici dire di si. Se la mia/nostra connessione ad internet non facesse cosi cagare un pensierino io ce l’avrei già fatto.
Volete sapere una cosa? io penso che Atlantide era tecnologicamente avanzatissima e conservava qualsiasi cosa in digitale. Ecco perché non se ne hanno più tracce!
9 risposte su “Fotografie digitali per tutta la vita?”
Ciao Fabrizio, grazie di aver voluto condividere con me/noi la tua esperienza.
Ho dei dubbi sulle doti di durata dei dischi SSD…a me pare di ricordare che sono si velocissimi ma che i cicli di accensione spegnimento siano la metà…mi informerò meglio.
Aggiungo che a proposito di backup su hard disk, oggi il costo a gigabyte dei dischi allo stato solido (SSD – solid state disk) si sta abbassando notevolmente avvicinandosi ai costi di un normale disco rigido sarebbe quindi preferibile optare per tale soluzione in quanto, cito da una rivista di settore: “la durata di vita è di oltre 2 milioni di ore (parliamo dell’ordine dei 200 anni per un PC sempre acceso) prima di presentare problemi, un risultato di circa sei volte superiore rispetto ad un notebook con hard disk. Non essendo composte da parti mobili, le memorie SSD sono inoltre molto meno soggette a rotture quando un computer portatile cade o viene esposto a temperature estreme.
Tra le altre caratteristiche salienti delle memoria SSD abbiamo una velocità di ben 100 volte quella degli hard disk (con un tempo di accesso ad un singolo file di soli 0,12 millisecondi) e un consumo di energia del 60% in meno (0,4 W contro 1,0 W degli hard disk tradizionali).”
Ciao Adolfo,
volevo condividere con voi la mia personale esperienza in fatto di backup.
E’ da un anno circa che mi avvalgo del servizio on-line fornito da Memopal, una società romana che ha vinto diversi premi anche a livello europeo per la professionalità e la qualità del servizio offerto.
Avendo costantemente il collegamento ad Internet attivo tale sistema di backup mi permette di avere costantemente i dati salvati in luogo sicuro e ridondato (cioè copiato in più parti del mondo al fine di evitare una perdita in caso di disastro ambientale).
Il costo, a mio modesto avviso, credo sia accessibile a molti anche se è sicuramente superiore ai metodi classici da te descritti.
Attualmente quindi posso affermare di riuscire a dormire tranquillo perchè i miei scatti sono affidati ad un sistema sicuro.
Fermo restando che di tanto in tanto utilizzo sempre la classica copia su almeno due Hard Disk riposti in luoghi diversi.
Un saluto.
Fabrizio.
Potrebbe essere un’idea, non avevo in nessun modo tenuto conto dei raggi cosmici!!!
gh gh gh
io le mie foto e i miei file li tengo rigorosamente in cantina e una copia di backup sotto il letto perchè i raggi cosmici non superano le lenzuola!!
non si fa pubblicità nei miei commenti ;-)
Lo inserisco fra i link amici…magari fai lo stesso anche tu.
ho aggiunto il mio blog personale
http://cherrypic.wordpress.com
Si ma attenzione all’uso del fissativo! Altrimenti mandi a puttane dia la pellicola che le stampe ;-)
Ecco perchè sto “accroccando” una camera oscura :-)