Vediamo se riesco a tradurre anche stavolta l’interessante post di Juan Shaban (lo potete seguire sul suo blog dudye.com) su Hongkiat. Come al solito ho usato l’articolo tradotto come spunto per inserire qua e la note, riferimenti dettati da esperienze personali.
Come sempre vi consiglio di leggere anche la versione originale e segnalarmi gli eventuali Orrori di traduzione.
Iniziamo.
Le fotografie monocromatiche sono senza tempo, sopratutto quelle in bianco e nero. Amplificano le emozioni e danno all’immagine un tocco più artistico.
Puoi scattare in bianco e nero in qualsiasi condizione senza preoccuparti degli accostamenti fra i vari colori. E per quelli che amano i colori, il bianco e nero non ha necessariamente è noioso, ci sono tante sfumature diverse tra cui scegliere.
La scala dei grigi è uno spettro che va dal bianco al nero transitando per molte sfumature e profondità di grigio. Così, quando parliamo di scala di grigi parliamo di come misurare i toni di grigio.
Ecco cinque consigli di cui potreste aver bisogno quando scatterete in bianco e nero.
1. Utilizzate il RAW
Se avete la possibilità di utilizzare il RAW, fatelo! Avrete moltissime più possibilità oltre ad un maggiore controllo di dell’immagine.
L’aspetto negativo dei file RAW è che hanno per forza di cose essere elaborati per poter essere utilizzati. Se utilizzate i RAW sarà il computer, piuttosto che la fotocamera che darà vita all’immagine (ndr. il RAW è in tutto per tutto da considerare come fosse il vecchio rullino). È possibile ad esempio utilizzare Adobe Photoshop per elaborare le immagini.
Se non si dispone di tali mezzi, non preoccupatevi, continuate a leggere e vedrete che esistono molti molti altri modi per ottenere grandi fotografie in bianco e nero.
ndr. Qui apro io una parentesi, vi sono moltissimi programmi che potete utilizzare alcuni anche gratuiti come ad esempio GIMP (paragonabile a Photoshop) che con il modulo UFRAW permette di lavorare con questo formato altrimenti inutilizzabile nativamente. Fra le altre cose esiste anche una fork di Gimp che è del tutto simile se non uguale a photoshop (parliamo della disposizione dei comandi). Si chiama GimpShop ed ha la presunzione di semplificare l’utilizzo di questo potentissimo strumento rendendolo più semplice anche per chi arriva da altri strumenti.
Io personalmente utilizzo Adobe Lightroom che offre, come il Nikon Capture NX d’altra parte, una workflow molto semplice e potente e per chi, come me, deve “solo” sviluppare i propri negativi (digitali) è l’ideale. Fra le altre cose la differenza di costo fra Photoshop e Lightroom è davvero notevole!
Esistono poi dei “visualizzatori di immagine” che, oltre a fare benissimo il loro lavoro, sono anche in grado di gestire le immagini in formato RAW ma che non offrono certo le possibilità di intervento dei programmi su citati. Parlo degli ottimi XnView e FastStone Image Viewer (il primo dei due offre anche la possibilità di usare i plugin di Photoshop).
Un’ultima cosa e poi chiudo la parentesi, se vi interessa sapere quali software open source potete usare in alternativa ad esempio a Photoshop non vi resta che andare su Open Source Alternative.
2. Pattern e Texture
Una Texture ricca e scenari ben dettagliati aiuteranno la vostra fotografia ad essere maggiormente comprensibile ed emozionante.
I soggetti nelle fotografie in bianco e nero, cosa non vera per quella a colori, vengono messi in maggior risalto. Quindi, se volete riprendere una battuta di caccia in cui desideriate sottolineare i soggetti, fareste bene a scegliere il bianco e nero al posto del colore.
3. Contrasto
Con l’aiuto della luce è possibile ottenere un grande contrasto. Contrasto che farà emergere le differenze tonali nella vostra fotografia in maniera impossibile rispetto al colore. Con illuminazione laterale, per esempio, si otterranno le ombre più lunghe.
Il contrasto è importante, perché quando c’è un forte contrasto, con neri molto marcati ed alte luci, sarete in grado di mostrare cose che altrimenti non si sarebbero mai viste.
4. ISO
Nella fotografia digitale (ndr. digitale l’ho inserisco io per ovvi motivi), il numero ISO indica la sensibilità del sensore della nostra fotocamera. Maggiore è il numero ISO è più alta è la possibilità di scattare foto in condizioni di scarsa luminosità, senza l’utilizzo del flash.
Per la fotografia in bianco e nero, utilizzate il numero ISO più basso possibile. Quando si utilizzano alte sensibilità ISO il rumore diventa più evidente. Il rumore in fotografia digitale è equiparabile alla grana delle vecchie pellicole. Più alto è il numero ISO che usi, e più puntini (detti anche rumore digitale) avrai nella foto. Pertanto giorni nuvolosi sono l’ideale per fotografie in bianco e nero.
ndr. io personalmente non mi trovo daccordo sull’utilizare a tutti i costi gli ISO bassi. A molti, me incluso, piace l’effetto grana. molti addirittura utilizzano di proposito numeri ISO quali 800 o 1600 per ottenere il tanto amto/odiato effetto grana. Esistono addiruttura software specializzati nella conversione delle immagini digitali in bianco e nero che offrono la possibilità di simulare la presenza di grana, sto parlando, ma solo perché conosco lui, di B/W Styler. Come sempre quando si tratta di arti…a voi la scelta di cosa sia migliore.
5. Soggetti
La fotografia in bianco e nero può andare bene in molte situazioni e circostanze.
- La fotografia monocromatica è ottima per per esaltare l’esperienze e la storia ritratti nella foto, tende a far emergere e quindi ci dà la possibilità di esplorare meglio un oggetto o una persona senza la distrazione degli altri elementi grafici (soprattutto grazie ad un buon contrasto). Ed è anche, di conseguenza, ottima per le fotografie astratte. (ndr. vedi la prima foto che ho messo nel paragrafo contrasto)
- Quando si scattano foto di grandi spazi, come paesaggi, assicuratevi di non utilizzare lo stesso tono per tutti gli elementi della fotografia altrimenti la stessa risulterà piatta e noiosa. La maggior parte delle immagini in bianco e nero si suppone abbiano un forte contrasto e che abbiano di conseguenza un notevole impatto sullo spettatore. Un modo per farlo è quello di cercare un movimento, come un’onda del mare o un cielo in movimento. Qualcosa che nella vita reale non sembra poi cosi “drammatica” ma che può diventare molto più intensa quando è catturato dalla macchina fotografica.
- Un unico soggetto è la scelta più gettonata per la fotografia in bianco e nero. Questo vale soprattutto per i ritratti, dove l’uso della scala di grigi può davvero esaltare le espressioni della persona.
Autore – Juan Shaban, gestisce il blog dudye.com. Potete seguire Juan su Twitter.