Oggi pomeriggio ci abbiamo provato. Alle 15 circa abbiamo fatto i bagagli di corsa e siamo partiti con 7 vetture fra pick-up, furgoni ed auto con tutto il personale Ericsson verso l’aeroporto di Tripoli.
All’inizio sembrava che nulla fosse accaduto almeno sino all’arrivo al check point. Check point gestito da civili armati e non da militari o polizia. Il nostro addetto alla sicurezza, un ex campione di calcio locale, è ben introdotto per cui non abbiamo avuto nessun problema e ci hanno lasciato passare.
All’aeroporto la bella sorpresa di trovare migliaia di persone in attesa, non si riusciva neanche ad entrare nell’edificio.
Alla fine siamo dovuti tristemente tornare al campus con l’animo triste e mille pensieri per la testa. Pensieri rivolti sopratutto alle persone che ci amano dall’altra parte del mediterraneo.
Ci sarebbero parecchie considerazioni da fare ma per ora mi limito a darvi qualche notizia. Abbiamo chiamato la Farnesina, in dettaglio l’unità di crisi e ci hanno detto che stanno spingendo per far aumentare il numero di voli per l’italia.
In questo momento ho letto una email dell’ambasciata Olandese arrivata ad un collega e le cose a loro parere stanno peggiorando velocemente tant’è che lo hanno avvisato che lasceranno l’ambasciata per motivi di sicurezza e che se riesce ad arrivare all’aeroporto di rimanere finché non trova un volo che lo riporti in europa.
L’email continua dicendo che a nessun volo straniero è permesso di atterrare a Tripoli e che l’unico volo che gira è un aereo militare Autriaco che sta evacuando tutti i cittadini europei. Loro non sanno per dove ma io aggiungo di aver sentito verso Malta. Ovviamente non posso controllare le fonti quindi ditemi voi se vi risulta.
A breve attendiamo la guardia armata che monterà di guardia al campus non per paura dei rivoltosi o del governo ma per gli sciacalli che come in ogni occasione del genere stanno dandosi da fare.
Che dire, siamo stanchi e molto incazzati.
Il mio collega mi ha appena fatto leggere un’altra email stavolta dell’ambasciata Austriaca verso tutte le ambasciate che dice che l’unico volo autorizzato ad atterrare in Tripoli è un loro aereo militare, un C-130, che offre 30 posti e che parte tutti i giorni alle 17.
Staremo a vedere.
26 risposte su “Riprova sarai più fortunato”
Grande Paola !
Salutami tanto zio Franco e digli che lo pensiamo intensamente …
Comunque ora tratasso la sventurata della Farnesina per avere notizie più precise e fare in modo che Frattini si guadagni lo stipendiuccio!!!!! Chiamo e dico che sono la NIPOTE DI FRATTINI!!!!!!!!!
Paola
ADOLFOOOOOOOOO, Leggete i post che mando a Carmine per cortesia???Alla cernia ci pensate dopooooooo.
Carmine’wife. Mi ha risposto l’Unità in crisi, pardon l’Unità di Crisi!!!!!!!
Paola
La cernia dipende da quanto è grossa. Il sistema per il pesce è sempre lo stesso. Pulire la cernia, fare un soffritto di aglio, prezzemolo e pomodorini. Far tirare un pochino e poi aggiungere il pescione.
Se invece con la cernia vuoi fare la zuppa, aggiungere acqua a metà “tiano” e far tirarae.
In entrambi i casi, sia per lo spaghetto con la cernia che per la zuppa, estrarre il pesce dal sughetto e pulirlo in tranci. Poi filtrare o passare il sughetto. Nella zuppa consiglio sotto pane abbrustolito e peperoncino.
Cara Paola, TUTTO IL TEAM RINGRAZIA !!!
Paola, come si cucina la cernia ?
Mi sa che devo dare fondo alle riserve strategiche … qualcuno dei colleghi qui a Tripoli sta rallentando le operazioni apposta per quello !!
Comunque dove vanno vanno fa poca differenza, basta che ve ne andiate da la…
Adolfo, ti confermo che le voci dei voli di supporto a quelli di linea dovrebbero atterrare a Malta, almeno da quel che dice il ministro della difesa austriaco.
Quelli della Farnesina dovrebbero arrivare a Roma direttamente.
Qualcuno mi può far avere notizie aggiornate sui dipendenti ericcson??Possibile che l’azienda di mio marito non riesca a contattare la farnesina o l’unità di crisi per dare i nominativi, i dati dei passaporti, insomma per comunicare (l’azienda stessa)il numero ed i nominativi dei dipendenti che ha inviato alla base a 30 Km da Tripoli???E DIRE CHE SI OCCUPA DI TELECOMUNICAZIONI!!!!!!!!!!
Anche l’Azienda si sta interessando e sta facendo il possibile ma la situazione e’ molto confusa a Tripoli. Carmine
Paola sono Carmine, siamo in contatto con la Farnesina e il consolato, stai tranquilla, ci stanno seguendo. Un abbraccio.
Oggi riproviamo …
te l’ho mandato via email…e adesso provo su facebook
Tieni duro Mago!
ho già comprato la bistecca e il vino, quindi sbrigate, altrimenti va a male, CAPITO!!
tieni duro, ti aspettiamo con impazienza
… qui la si aspetta marito… resisti!
Coraggio Adolfo, un pensiero anche da parte mia!
Pare che la Farnesina si sia mossa.
“La Repubblica” dice che da domani inizierà ad affiancarsi un volo speciale ai normali voli di linea per il rientro dei connazionali.
Speriamo che tu riesca a partire.
Non c’e’ niente da aggiungere, posso solo stare a guardare e sperare per tutti voi.
ciao adolfo,
hai tutto il nostro affetto!
ti seguiamo da lontano nello spazio ma vicini nel cuore.
per qualsiasi cosa conta su di noi.
un forte abbraccio
Gianfranco e tina
Adolfo,
dalla stampa qui in Italia Sulla Libia non arrivano belle notizie, si parla di un rischio di guerra civile.
Per cui trova il modo di uscirne al più presto.
Occhi aperti
Ciao
M.
Adolfo, il Corriere ha predisposto una linea diretta:
http://forum.corriere.it/caos-in-libia-messaggi-da-e-per-litalia/
non so se riesci a leggere, ti copio uno dei commenti, lasciato pochi minuti fa:
Ultimissime
L’ambasciata Italiana ci ha appena comunicato ilseguente messaggio. Qualora connazionali non l’abbiano ricevuto eccolo di seguito:
A seguito del rapidissimo degradarsi della situazione generale di sicurezza, l\’Ambasciata d\’Italia ed il Ministero degli Esteri reiterano ai connazionali a vario titolo residenti o temporaneamente presenti in Libia il suggerimento di lasciare il Paese.
Si sta predisponendo il rafforzamento delle tratte aeree da e per Tripoli in collaborazione con l\’Alitalia.
Si invitano pertanto tutti i connazionali che intendono lasciare il Paese a contattare l\’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri al numero 0039-06-36225 o alla mail unita.crisi@esteri.it fornendo localizzazione, nome e cognome, numero di passaporto e contatto di reperibilità per predisporre le liste di imbarco. Unità di Crisi, Ministero Affari Esteri, Roma
INTERVENTI PER GLI ITALIANI IN LIBIA.
Evacuazioni, le aziende già in azione
La Farnesina: chi vuole usi i voli di linea
Eni e Finmeccanica: rimpatri di familiari e dipendenti non operativi. Per gli altri per ora nessun piano.
MILANO – Alcuni Paesi Ue, come Portogallo e Austria, stanno organizzando l’evacuazione dei loro cittadini dalla Libia. Fonti della Farnesina a Bruxelles fanno sapere che «al momento l’Italia non prevede un piano di evacuazione». Gli italiani «stabilmente» in Libia sono 1.500 e la Farnesina e l’ambasciata stanno consigliando di partire con voli commerciali. Finmeccanica ha già iniziato l’evacuazione dei propri dipendenti (meno di dieci). Eni, Shell e Bp hanno iniziato il rimpatrio dei dipendenti non operativi e dei familiari. «Eni non ravvisa alcun problema agli impianti e alle strutture operative», dice una nota del gruppo energetico. «Le attività proseguono nella norma senza conseguenze sulla produzione» pur se «si sta provvedendo a rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza a tutela di persone e impianti».
(Reuters) I VOLI – Le possibilità di lasciare la Libia ovviamente sono legate alla regolarità dei voli. Un aereo della Turkish Airlines inviato da Ankara per riportare in patria i cittadini turchi non è potuto atterrare a Tripoli. Alitalia ha annunciato che il volo della mattina è partito come previsto da Roma e ritornerà nel pomeriggio. Ma all’aeroporto di Tripoli è il caos più totale. Centinaia di stranieri sono in attesa di lasciare il paese e le compagnie fanno fatica a rispettare i piani di volo. «Sto cercando di far partire una quarantina di dipendenti con le famiglie», ha raccontato Albert C., direttore di una società francese raggiunto per telefono, «ma qua è un disastro, gli aerei non bastano». Un giovane italiano che lavora nella società di famiglia è riuscito a partire dopo una lunga attesa: «Ho dovuto lasciare il posto ad alcuni diplomatici, mi hanno fatto slittare di almeno 14 posizioni nella lista».
DIPLOMAZIA – Il dipartimento di Stato americano ha ribadito di essere molto preoccupato per la situazione. Per protestare contro la repressione e l’utilizzo di mercenari stranieri per sparare contro i rivoltosi, si sono dimessi gli ambasciatori libici in India, Cina e alla Lega Araba, ha reso noto il servizio in arabo della Bbc, così come il ministro della Giustizia. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha fatto appello a «non ricorrere all’uso della forza e a rispettare le libertà fondamentali». La Gran Bretagna ha richiamato il proprio ambasciatore a Tripoli e ha convocato quello libico per protestare contro la violenza della repressione. Il ministro degli Esteri della Finlandia ha evocato la possibilità che la Ue imponga sanzioni a Gheddafi.
L’Italia invece insiste perché nelle conclusioni del Consiglio dei ministri degli Esteri Ue si faccia esplicito riferimento all’«integrità territoriale» della Libia. Lo si apprende da fonti della Farnesina.
La bozza circolata in mattinata si concentrava sulla condanna alle violenze; la posizione italiana è più articolata rispetto alla durezza di quelle tedesca e inglese, in considerazione, secondo quanto riferiscono le fonti, della particolarità della situazione libica.
Frattini (Ansa) FRATTINI: «L’UE NON INTERFERISCA» – Il ministro degli Esteri, Frattini, si è detto «molto preoccupato per le ipotesi che stanno emergendo in queste ore di un emirato islamico a Bengasi». Al suo arrivo alla riunione dei capi delle diplomazie dell’Ue, il titolare della Farnesina ha affermato: «Si stanno affermando ipotesi di emirati islamici a est e questo, a pochi chilometri dall’Italia, sarebbe un fattore di grande pericolosità. Sono molto preoccupato per una Libia divisa a metà tra Tripoli e la Cirenaica».
Frattini ha affermato che l’Ue «non deve interferire» nei processi di transizione in corso nel mondo arabo cercando di «esportare» il proprio modello di democrazia. Parole che hanno sollevato dure critiche da parte dell’opposizione.
C’è modo di sentirti al telefono? Ho segnalato il tuo post a varie testate, nel caso chiedessero di parlarti