Il primo che fa battute stupide sul titolo lo cionco!
Premessa la fine che farete se fate gli sciocchi, mi fa piacere segnalare il primo post di tre in cui Luciana Ognibene*, ospite del blog Un’idea nelle mani, ci parla della realizzazione con mezzi “poveri” e con tanta fantasia di foto di still life.
In soldoni questo è il contentuto dello stesso, ve ne metto un pezzettino preso dal blog di Dora (sono pigro non rompete):
Molte di voi saranno probabilmente appassionate di artigianato, sartoria, bricolage, cucina e lavori creativi in genere: alcune avranno un proprio blog, una gallery su Flickr o una fan page su Facebook.
E qui veniamo al punto.
Quando si realizzano lavori creativi, ci si scontra prima o poi con una necessità fondamentale: mostrare le proprie opere.
E farlo, possibilmente, nel modo migliore!Avrete di certo presente la classica foto “da catalogo”: è perfetta, l’oggetto è mostrato in tutte le sue caratteristiche (estetiche e funzionali), e non c’è nessun elemento intorno a distogliere l’attenzione da esso, ma semmai gli elementi di contorno (se ci sono) servono esclusivamente a valorizzarlo. Sono foto realizzate da professionisti speciati in still-life, un particolare genere fotografico che riguarda la fotografia di oggetti, e non a caso un fotografo di still-life si fa pagare fior di quattrini: pensate a quanto è importante la presentazione di un oggetto, potenzialmente destinato alla vendita, e a quanto possa essere penalizzante una foto di cattiva qualità.
Lo still-life è un genere fotografico non banale che richiede uno studio fotografico professionale (luci, diffusori, fondali) e spesso prevede anche la presenza di uno “stylist”, ovvero quella persona che “apparecchia”, per così dire, l’oggetto da fotografare. Questo però non vuol dire che non si possano ottenere delle foto efficaci e di buona qualità, anche utilizzando mezzi amatoriali.
Nel corso di questo post e dei due che seguiranno, vi darò qualche consiglio su come creare dei piccoli set fotografici utilizzando oggetti d’uso comune, che avete probabilmente già in casa, o che potete reperire facilmente in cartoleria.
Come attrezzatura fotografica, vi garantisco che si possono ottenere buone foto anche con una compattina da 70 euro, purché abbia una buona qualità d’immagine, uno zoom ottico4x (almeno), e la possibilità di impostare manualmente alcuni settaggi. Naturalmente, se avete a disposizione una buona “compattona” (o bridge che dir si voglia), o meglio ancora una reflex (anche il modello più economico sul mercato), le cose saranno più semplici.
(Ricordatevi questa storia della “compattina da 70 euro” perché non è buttata lì a caso, ci torneremo più avanti)
Io vi assicuro che vale la pena seguire i suoi scritti, che aspettate?
Il primo guest post lo trovate qui: Foto fai-da-te, 1° parte.
* Luciana Ognibene è una fotografa di Roma che scrive e fa cose interessantissimi “anche” sul blog Fibre di Luce, cliccate e ve ne accorgerete e che scrive questo nel suo profilo facebook:
Creativa, eccentrica, lunatica webdesigner con la passione delle arti grafiche e fotografiche.
Informatica per vocazione, istruttrice di fitness per passione, fotografa per delirio di onnipotenza…
…yo no me parezco a nadie… ;)