Il numero guida (NG) di un flash serve ad indicarne la potenza e quindi la quantità di luce con la quale illuminerà un soggetto ad una certa distanza.
Lo so, detta cosi non si capisce un cazzo. Facciamo cosi, paragoniamo il numero guida alla cpacità di illuminare di una lampadina .. una da 50 candele illumina meno di una da 100, meglio cosi?
Per misurare la potenza con le lampadine si usano (usavano) le candele e con il flash il numero guida.
Ai tempi dell’analogico, ma anche adesso volendo, attraverso il numero guida si poteva determinare il giusto valore di apertura del diaframma per illuminare correttamente un soggetto chessò a 2 metri da noi (sempre tenendo conto della sensibilità della pellicola).
Non penserete mica che i reporter andassero in giro a calcolare il numero guida ogni volta vero? cosi come non avendo l’autofocus usavano l’iperfocale per mettere correttamente a fuoco, allo stesso modo sapevano (conoscendo il NG del loro flash) che impostando il flash su F4 ad esempio un soggetto a 2 metri sarebbe stato correttamente illuminato (sto dando dei numeri a cazzo tanto per discutere).
Certo, con l’avvento dei sistemi TTL di tutto questo se ne potrebbe anche fare a meno ma, conoscere la formuletta per ricavare il diaframma è sempre cosa buona sopratutto quando se ne deve comperare uno, almeno se si vuole evitare di farsi prendere per il culo.
Allora, dopo tutta questa manfrina, passiamo alla formuletta che è:
Ci sono alcune cose da notare, la prima è che nonostante abbia parlato di ISO poi alla fine nella formula non ci sono, come mai direte voi.
Semplice, si è stabilito che per la misurazione del numero guida la sensibilità di riferimento è 100 ISO. Punto
Ma attenzione, nelle tabelle di riferimento Americane, ad esempio, il riferimento è talvolta 400 e non 100 ISO, ve ne accorgete perché magari un SB900 ha un NG pari a si leggono per lo stesso flash potenze assurde ^_^
Un esempio sul sito Kenrockwell dove si legge
“Rated Guide Number (flash power): 131/40 in feet/meters at ISO 100, rated with zoom set to 35mm/FX in normal evenness mode. With all this hoopla, it’s only one sixteenth of a stop brighter than the SB800, which has a GN of 125 in the same setting.”
In pratica in america l’SB900 ha NG pari a 131 mentre in Italia 40 (in verità 34 secondo Nikon).
Se fate caso in questo caso la diversa misura è data dall’uso non dei metri come unità di misura della distanza ma i piedi (feet), altra particolarità americana.
E a proposito di distanza, fate attenzione che per distanza si intende quella fra flash e soggetto e non quella fra soggetto e fotocamera (le distanze potrebbero essere diverse per lampeggiatori non montati sulla fotocamera come nello schema di esempio).
Ma facciamo un’esempio: flash con numero guida 15 e soggetto a 3 metri dal flash. Secondo la nostra formuletta si otterrebbe un valore di diaframma di 15/3 = f5. Solitamente si arrotonda ad f/4.5, ossia il valore intermedio tra f/4 ed f/5.6 ma con il display delle moderne macchinette si fa prima a giudicare con gli occhi.
Sarà chiaro, spero, che se aumento gli ISO e quindi la sensibilità la conseguenza più immediata è che aumenta anche il Numero Guida (sempre se si mantiene costante l’apertura del diaframma). Se per assurdo volessimo mantenere il valore di NG fisso aumentando gli ISO sarà necessario ridurre l’apertura.
In pratica se la sensibilità raddoppia, il numero guida deve essere moltiplicato per 1,4 (ossia la radice quadrata di 2); se la sensibilità si dimezza, il numero guida deve essere moltiplicato per 0,7.
Se la sensibilità si quadruplica, il numero guida va solo raddoppiato, visto che corrisponde a una lunghezza mentre il flash illumina un’area.
Infine, se si usano pellicole di sensibilità di 125 ISO o 160 ISO, il numero guida va moltiplicato rispettivamente per 1,125 (la radice sesta di 2) o per 1,26 (la radice cubica di 2).
Perché questa cosa “strana” semplice per la legge del cosa del quadrato…no spetta per la…ehm … mica me ricordo. A si, per questo: L’inverso del quadrato della distanza!